Il cinema in 3d

Da qualche anno a questa parte è esplosa la moda del cinema tridimensionale, dove si ha la possibilità di “entrare” all’interno delle tre dimensioni del film grazie a degli occhiali dotati di particolari lenti.

cinema 3dPer vivere al 100% l’emozione del cinema tridimensionale, oltre all’immancabile audio in dolby surround, vi sono anche sale cinematografiche dotate di poltroncine speciali, che compiono movimenti, spruzzano getti d’aria. Inoltre sta prendendo piede il cinema odorifero, che offre la possibilità di sentire gli odori della scena, però speriamo di non assistere a film-documentari che riguardano l’emergenza rifiuti della Campania o a film come per esempio “Salto nel buio” dove il protagonista viaggiava allegramente all’interno del corpo umano.

La tecnologia del cinema tridimensionale si è sviluppata nel tempo, però come punto in comune c’è sempre la necessità di indossare degli occhiali, da quelli di carta con una lente blu e l’altra rossa, a quelli con lenti polarizzate dei cinema o a quelli attivi con otturatori lcd che si usano per le nuove tv domestiche. Purtroppo i nuovi tipi di occhiali non sono esenti da problemi ed oltre al possibile affaticamento degli occhi, al sorgere di potenti mal di testa, al verificarsi di vertigini e nausea; bisogna stare anche attenti alla pulizia degli stessi, dato che se non sono ben igienizzati, possono trasmettere pidocchi e congiuntiviti.

Infine vi è un ulteriore problema non di poco conto per chi già porta gli occhiali. Infatti queste persone hanno due modi di vedere il film, mettere gli occhialini con le speciali lenti sopra ai normali occhiali, oppure si ricorre all’utilizzo di lenti a contatto. Chissà se un giorno assisteremo anche alla vendita di lenti a contatto per vedere in 3d! Magari per chi non ha mai provato, diventa un’opportunità a scoprire il nuovo mondo delle lenti a contatto e lasciare sul comodino i non sempre comodi occhiali.

Una risposta a “Il cinema in 3d”

  1. be’, il cinema in odorama c’era già a metà anni Settanta, all’ingresso ti davano delle bustine, mi pare, che dovevi aprire nei momenti topici
    era il periodo dei film polizieschi italiani, “Roma violenta”, “Milano violenta”… e naturalmente la battutona che girava era che il prossimo film in odorama sarebbe stato “Gorgonzola violenta” (“le donne incinte non possono entrare”, Ricky Gianco, festival del PSIUP, Parco Ravizza, Milano, 1976)
    ciao

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